venerdì 28 dicembre 2012

Primo pagamento biometrico, in Italia, pochi giorni fa...


E, qualche giorno fa, è stato effettuato il primo pagamento biometrico touchless in Italia, precisamente, da Federico Ghizzoni, Amministratore Delegato di UniCredit, in un negozio della catena Kiko Make Up di Milano. 


Ghizzoni ha avvicinato la sua mano al sensore, su di un POS di nuova generazione e, grazie a "Papillon", in pochi secondi il lettore lo ha riconosciuto ed ha provveduto ad effettuare il pagamento.

Niente carte di credito, niente pin da ricordare, niente impronte digitali o più complesse scansioni dell’iride; la mano di ognuno, sarà la chiave di accesso, ai propri soldi, per il futuro...
Per ora, almeno, questo prevede questo innovativo sistema di identificazione, denominato Papillon e messo a punto dal nuovo team di Ricerca e Sviluppo di UniCredit, che riconosce attraverso un sensore la conformazione delle vene delle mani.

Il meccanismo è "semplice": il sensore, attraverso lo spettro emesso dall’emoglobina presente nel sangue quando colpita da un impulso elettromagnetico, riconosce la mappa delle vene e delle arterie della mano, che è unica per ciascun individuo.

Il sensore non fa altro che “tradurre” simultaneamente questa mappa in un codice numerico univoco, evitando quindi "schedature di arti, per intenderci.

E’ sufficiente che una persona accetti di registrarsi al servizio, permetta al sistema di tradurre le vene della sua mano in una serie di numeri e, da quel momento in poi, ogni volta che avvicinerà la mano al sensore, Papillon lo riconoscerà in maniera certa.
Inoltre, dal codice creato non è possibile risalire alla rappresentazione della mappa della circolazione sanguigna della mano.

Già in Polonia, da qualche tempo, è stata avviata una iniziativa similare, dove, con il polpastrello, è possibile accedere ad ATM di nuova concezione biometrica.
La Banca BPS SA, ha già dotato infatti alcuni ATM di questa nuova tecnologia, che si affianca a quelle tradizionali, si trovano notizie del 2010, in tal senso, anche se non sappiamo come e quanto si è diffusa, questa nuova tecnologia...

Ho avuto modo di leggere, alcune obiezioni nel web; anticipandole, chiarisco subito che deve circolare sangue, nella mano che autorizzano i pagamenti/prelevamenti; quindi, non c'è alcuna possibilità di macabre truffe da amputazione.

Il sistema, sembrerebbe sicuro, rendendo impossibili le truffe.

L'unico dubbio che mi viene, è quanto ci serva, oggi, canalizzare l'innovazione e la ricerca in questa direzione.
Costano così tanto le truffe e le clonazioni ?!
Ignoro i dati precisi e puntuali, sulle truffe; per certo, in questo momento, abbiamo numerosi problemi sostanziali, nel mondo del "credito", in generale, che vanno molto oltre i fenomeni criminali, pur preoccupanti e plausibilmente in aumento...

Il futuro, non si risolverà con papillon, e tanto meno con una maggiore, anche se sempre auspicabile sicurezza biometrica.
Oggi, dovremmo capire meglio il ruolo delle banche, forse, prima di preoccuparci della sicurezza.

Questo strumento, sicuramente suggestivo ed interessante, potrà indurre forse qualche utente, a credere ancora in un mondo in continua evoluzione, dove le tecnologie ed il progresso avanzano inesorabilmente, per darci un mondo migliore, più comodo e sicuro.
Direi però che oggi, la maggioranza degli utenti, chiedono qualcosa di più; ma, queste, sono solo opinioni personali.

La notizia, è che la nostra mano, presto, potrebbe darci accesso ai nostri soldi; fantastico vero ?!


mercoledì 23 maggio 2012

Credito al Consumo, cos'è ?!

Oggi, tutti sanno di cosa si tratta, più o meno.
Eppure, il Credito al Consumo, non è ancora ben conosciuto da molti e molti italiani; prima di questa crisi, possiamo anche dire che il CO (abbreviato), era molto meno sviluppato in Italia, rispetto ai paesi più avanzati...

Noi italiani, più che altro smaniosi di possedere il tetto sopra la nostra testa, abbiamo sempre mirato ai mutui casa, prodotti che sono molto lontani e differenti, per tantissimi motivi, dal Credito al Consumo...

Comunque, contrariamente a quanto il consumatore medio crede, il CO, si è maggiormente sviluppato nei paesi economicamente avanzati, quindi Stati Uniti, Germania, Francia, Regno Unito, hanno sempre avuto percentuali di fatturato, rispetto al PIL, sicuramente maggiori rispetto al nostro paese...

Era quindi questo, un settore che, in Italia, poteva e doveva di sicuro migliorare, per così dire, "maturare", magari insieme ai Clienti e a tutti i protagonisti del mercato...
Com'è andata e come proseguirà, non possiamo certo dirlo noi, ma una funzione importante, nel sostegno dei consumi e quindi del PIL, di sicuro il CO, ne ha.

Negli ultimi anni, sono arrivate, insieme alla crisi, alcune direttive europee a maturazione; o forse, le interpretazioni che il nostro legislatore ne ha dato, che hanno e stanno creando alcuni problemini...

Ogni consumatore attento, se n'è accorto in questi mesi; visto la strategica funzione del CO, nella pianificazione, attualmente latitante, di una ripresa, che anche di qui passare dovrebbe passare...

Ma, al momento, non ravvisiamo novità positive; quanto nominalmente mirato a tutelare i consumatori, in realtà, stà irrigidendo sempre più procedure, responsabilità e costi, in capo agli operatori...
Come al solito, temiamo che quanto fatto per attenersi alle direttive, non abbia fatto altro che peggiorare il quadro di un settore che, in realtà, è volano di sviluppo e benessere economico, per tutti.

Vedremo.

Possiamo oggi ammettere, che la definizione del CO, per gente pratica come noi, è diventata difficile, a questo punto, anche per noi...

Potete sempre consultare le definizioni istituzionali fornite da Banca d'Italia, o leggerne le definizioni di wikipedia, magari meno complicate...

Qualche numero del settore, se ne avessimo di aggiornati ed attendibili, ci piacerebbe comunicarveli; chissà, magari quando ci sarà la ripresa, riusciremo ad averne !!!

Per ora, possiamo solo dire e con certezza, che questo 2012 che si chiude a breve, è stato l'anno peggiore che si sia mai visto, con un tracollo dei volumi su TUTTI i prodotti riconducibili, o meno, nella definizione di Credito al Consumo.

Alcuni dati, usciti da un recente convegno, risultano datati (fine agosto) e, quindi, sempre a nostro dire,  non del tutto chiari ad inquadrare l'entità del danno, per vari aspetti; ve ne parleremo più avanti.

Speriamo solo che chi legge, rifletta su quanto sia importante il Credito al Consumo, soprattutto oggi.
Il PIL, è fatto dai consumi, il Credito al Consumo, agevola i consumi, se, quindi diminuisce il CO, come si può pensare ad una ripresa ?!

giovedì 17 maggio 2012

Alcune nefandezze di ieri: la prima rata dopo un anno !!!

Questo progetto, è appena avviato; e siamo sotto Natale, quindi, tutto è rimandato al prossimo anno...
In questo momento di avvio, quindi, ripeschiamo volentieri, tra i vari post pronti, alcuni dove ci piace ricordare quanto accadeva, nel Credito al Consumo, fino a poco tempo fa...

Vorremmo qui raccontarvene alcune, visto che noi, perdendo anche volumi, non abbiamo mai partecipato a quelle esasperazioni che, in parte, vi racconteremo nei post a venire e che negli anni scorsi, hanno riempito il mercato di astruse formule, prodotti, e loro applicazioni...

Oggi, vi parliamo delle "rate postergate"; una modalità di rimborso previsto, soprattutto nei prestiti finalizzati che, se non si esagera con il preammortamento, è anche una bella possibilità per tutti...

Ogni filiale o agenzia che si rispetti, ha applicato di queste formule, negli scorsi anni, ma sempre con moderazione; quindi, risultava comodo o commercialmente interessante, effettuare delle campagne con alcuni esercizi Convenzionati, in alcuni momenti dell'anno...

In genere, si sono sempre e solo usate rate a 90 o 120 giorni, la cui proposta iniziava, generalmente, a ridosso dei momenti critici dell'anno.

Quindi, fare una campagna con prima rata a 90 giorni in novembre, voleva dire, compra oggi e inizi a pagare l'anno prossimo, superando quindi il momento critico del Natale.
Altri momenti interessanti, per proporre simili campagne agli esercenti, erano anche i mesi a ridosso dell'estate. Il consumatore comprava, ad esempio, l'arredo in giugno, per poi andare in pace in vacanza, lasciandosi il pensiero della prima rata, a settembre...

Ora, bisogna considerare che nel periodo di "pre-ammortamento" (ovvero, quel periodo nel quale il Cliente non paga nulla, in attesa della prima rata, che in genere dura circa 30 gg), comunque il finanziamento è andato in decorrenza, quindi si maturano interessi.

E questi interessi, poi, si spalmano sulle rate successive.
Insomma, questa "facilitazione", ha un costo.

Quindi, per farla breve, a parità di tasso, se si effettua un finanziamento con la prima rata postdatata, la rata sarà comunque superiore, nel piano a rata posticipata, e gli interessi complessivi pure...
Per compensare l'aggravio di interessi, un metodo equo, poteva quindi consistere nel diminuire il tasso; comunque, nel caso di prima rata a 3 mesi, l'aggravio di spesa, era spesso modica e quindi non tale da preoccupare alcuno (soprattutto nel caso di piccolo finalizzato).

La cosa poco responsabile che moltissime "finanziarie" fecero, però, fu esasperare questo tipo di dinamiche, attuando prima campagne con prima rata a 6 mesi, e infine, addirittura, ad un anno !!!
Considerate sull'ammortamento di un finanziamento auto, cosa possa significare...

Vi potete immaginare i costi, l'aumento conseguente del rischio (che poi si posticipava insieme agli incassi), con una sostanziale de-responsabilizzazione della Clientela (che non è tutta uguale, oltretutto).
Spesso infatti, nei casi di famiglie con elevata propensione al consumo, capitava che nell'anno di pre-ammortamento, venissero contratti nuovi debiti, con un conseguente e successivo sovraindebitamento...

Oggi, tutto ciò, non avviene più e nei piani ammortamento, per legge, viene data opportuna evidenza di questi costi maggiori in caso di rate postergate...

Le difficoltà del settore, peraltro, scongiurano il ritorno di queste pratiche; c'è più "responsabilità", oggi, ma anche minore propensione ad accollarsi rischi e, collegati a queste formule, ce ne sono di varia natura e livello...

mercoledì 9 maggio 2012

Le ultime banconote Italiane; quasi sparite dalla nostra memoria...

Sulle nostre banconote, un tempo, comparivano i seguenti personaggi:

Giuseppe Verdi
Marco Polo
Maria Montessorri
(1.000 lire)













Galileo Galilei
Guglielmo Marconi
(2.000 lire) 

Cristoforo Colombo
Antonello Da Messina
Vincenzo Bellini
(5.000 lire)













Dante Alighieri
Michelangelo
Niccolò Machiavelli
Alessandro Volta
(10.000 lire) 













Tiziano
(20.000 lire) 

Leonardo Da Vinci
Gianlorenzo Bernini
(50.000 lire) 













Alessandro Manzoni
Caravaggio
(100.000 lire) 













Raffaello
(500.000 lire) 

Oggi, sulle banconote "comuni", non c'è nessuno; non un uomo, non una donna.
E come si potevano stampare, banconote accettate da tutti, senza fare un torto a qualcuno ?!? Che mettevano, tre tedeschi, due francesi, un italiano o cosa; e su quali pezzi ?! Capace che sarebbe saltata l'Europa, solo per prendere una decisione equa per tutti.

Sembra il sunto di quanto è stata l'Europa in questi anni, la correttezza, il giusto equilibrio ?!? Forse.
O forse, l'assenza di carattere, di forza, di simboli potenti che potessero unire ed unirci; come i nostri Italiani, riportati per decenni sulle banconote della Repubblica Italiana !
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martedì 21 febbraio 2012

Il Credito al Consumo, il Credito Finalizzato

Di siti dove informarsi, su cosa sia il Credito al Consumo, suo funzionamento, tutele e quant'altro, ne troverete in rete sempre a migliaia.
La fonte di ogni chiarimento, è sicuramente qui, sul sito della Banca d'Italia.

Qui, cercheremo di privilegiare spiegazioni semplici, e facili da comprendere, anche se, necessitano poi di ulteriori, doverosi, approfondimenti...
Chiaramente non possiamo dire tutto; ma, in molti e molti post, a venire, potremo dire molto...
I chiarimenti che poi daremo, nei prossimi mesi, saranno anche utili e necessari per i negozianti; la nostra speranza è avere sempre anche questi, bene informati e consapevoli, visto il ruolo cruciale che assumono, quando propongono il Credito al Consumo ai Clienti finali...

Comunque, sotto la categoria "Credito al Consumo", oggi si fanno rientrare molteplici forme di credito, oggi, qui, molto velocemente, vorremmo solo spiegare che cos'è il Credito al Consumo "puro", intendendo con questo, il cosiddetto CREDITO FINALIZZATO.
Parliamo quindi di crediti, finalizzati all'acquisto di beni e/o servizi necessari al singolo, privato consumatore o sua famiglia...

Ma andiamo per gradi.
Il Credito al Consumo è quella forma di Credito che si affianca ai consumi; prossimamente, parleremo della sua genesi e del suo sviluppo in Europa, e nel suo ritardato sviluppo anche in Italia.

Nel Credito al Consumo, che indicherò in forma abbreviata (CO), i soggetti protagonisti sono 3, sostanzialmente, ovvero:

Il Cliente
Quasi sempre un Privato Consumatore; in taluni rari casi, vengono anche accettati Clienti Aziende (qualunque tipo di persona giuridica, ma in special modo la ditta individuale).
Fuoriusciamo in questi casi, tecnicamente, dal CO, ma di questo, parleremo più avanti...
Il Privato Consumatore, ha dei bisogni di acquisto, di beni e servizi e per questo, il CO, fornisce la soluzione ottimale, anzi, molte soluzioni, per il dilazionamento di quanto speso.
Talvolta, queste esigenze di acquisto, divengono importanti, ed ecco che, allora, il soggetto Cliente, diviene naturalmente la famiglia...
E ciò, non solo per esigenza di "garanzie" maggiori (pensate al tipo di garanzia che può fornire un coniuge non lavoratore), quanto per un pieno e consapevole coinvolgimento del soggetto "famiglia", in un acquisto importante e nel relativo finanziamento.
Oltretutto, le statistiche, da sempre ci dicono che questo modo procedere, abbatte il rischio; un tema molto delicato per chi si occupa di Credito, in generale...
Il CO, è un servizio di pagamento che consente al Cliente, di dilazionare una esigenza di acquisto, un progetto o una spesa imprevista, consentendo quindi di mantenere integra la disponibilità liquida di una famiglia che, naturalmente, deve poter disporre di somme di riserva accantonate (esercizio peraltro molto arduo, nel nostro paese, oggi).
Il vantaggio prevalente, per il Cliente, consiste quindi nella possibilità di poter dilazionare un acquisto e di diminuirne quindi l'impatto, sulle finanze domestiche o personali.
Le possibili dilazioni, variano a seconda dei beni o servizi che vengono acquistati, in generale, la maggiori dilazioni possibili, si rilevano nel settore autoveicoli, quelle più basse, invece, sono utilizzate nel settore elettrodomestici o altri servizi...
Nei prossimi mesi, poi, analizzeremo tutte le possibili forme di CO, ed i relativi vantaggi per i Clienti, ma anche, il rovescio della medaglia, che spesso, nella prassi quotidiana ci fa verificare varie incongruità e comportamenti anomali...

Il Dealer o Convenzionato
E' l'esercizio commerciale che vende i beni o i servizi che interessano al Cliente. Non tutte le categorie merceologiche, possono essere finanziate, quindi, non tutti gli esercizi, possono stipulare un Contratto di Convenzione con un Istituto di Credito...
In questa scelta, che è prerogativa degli Istituti, che siano banche o intermediari finanziari, di sicuro entrano in ballo ragionamenti sul rischio; in molti anni di CO, ogni protagonista di questo mercato ha potuto sperimentare, spesso con esiti drammatici, quali siano i settori migliori e quelli, per contro, più pericolosi (per tutti i soggetti coinvolti)...
Un buon esercente, utilizza sapientemente ed in totale trasparenza, il CO, che fornisce una fonte di sicura e serena di pagamento.Ma anche un momento "professionalizzante", che accompagna la vendita e la gestione del Cliente, il vero protagonista del CO e patrimonio comune per esercente ed ente finanziatore...
Il CO, aumenta i fatturati, orientando favorevolmente i Clienti verso l'acquisto, e questo avviene nonostante i nostri consumatori siano spesso diffidenti, e nutrano ancora numerosi pregiudizi verso il CO...
Come vedremo più avanti, questi pregiudizi, a volte sono motivati dal vissuto dei Clienti, comunque, il più delle volte, sono immotivati. Il CO, non ha mai goduto di tante salvaguardie come in questo momento preciso, chi fa la differenza, sono sempre gli esercizi commerciali e gli operatori, gli addetti insomma, che seguono l'istruttoria della richiesta....
Con il CO, il Cliente si orienta con maggior serenità, verso l'acquisto di un bene maggiormente accessoriato, o di qualità superiore. Esistono delle percentuali ottimali di CO, sul fatturato, che ogni attività (tra quelle convenzionabili), dovrebbe produrre. Ma ciò varia, da regione a regione. L'Italia è stretta e lunga anche per il CO, quindi esistono settori che presentano percentuali più elevate di CO sul fatturato, in alcune zone, mentre in altre zone, così non è. Il Convenzionato, riceve il saldo dello speso, direttamente dall'ente che ha approvato la richiesta; ovviamente, consegna il bene e il CO è fatto.

Banche e Intermediari finanziari 
Meglio note al pubblico come "finanziarie", che poi sarebbero quelle che effettuano i governi...
A parte la battuta, nel settore sono attivi vari Istituti, alcuni storici, alcuni in forma di banca, altri come intermediari finanziari (sempre controllati da banche). Il dato più importante, è che sono tutte società specializzate. Le banche tradizionali, non hanno mai avuto il personale e tantomeno la voglia, di fare il CO; prodotto molto laborioso, che presuppone molta formazione, visite continue etc.
Tutte, o quasi, sono nate per il Credito Finalizzato e ognuna, con gli anni, si è poi specializzata su altri prodotti, per aumentare la gamma degli stessi da produrre alla Clientela.
Comunque, oggi queste società, concedono con sempre maggiore attenzione la "Convenzione" agli esercizi richiedenti. Quello che preoccupa, è ovviamente, che il Cliente finale, riceva la merce e ne sia pienamente soddisfatto. Questo che era un logico modo di agire nel passato, è oggi diventata una priorità, per le varie leggi emanate nei mesi scorsi, tutte figlie di direttive europee.
Ogni istituto fa qui le sue scelte; chi segue molto l'auto, chi segue molto l'arredo, chi invece, si è progressivamente ritirato dal CO che, in quanto prodotto "intermediato" (dal Convenzionato), presenta oggi una serie di criticità di cui occorre tener conto.

Ultima nota, molto importante, il Credito al Consumo, NON è assistito, generalmente, da garanzie reali, come il pegno, l'ipoteca o altro. Quindi, quando si parla di "garanzie", forse, il termine è improprio.

Speriamo di non aver reso pesante la lettura di queste righe che serviranno solo da premessa ai successivi approfondimenti...


giovedì 16 febbraio 2012

Dopo 17 anni, inizio a parlare di Credito al Consumo...

Per me, i blog, sono sempre stati uno strumento di espressione, comunicazione e svago.

In tutti questi anni, ne ho potuto verificare la validità, in questo senso; soprattutto con Blogger...

Ora, dopo tanti anni, cercherò di parlare anche del mio lavoro, argomento che mai, accuratamente, avevo voluto trattare sul web...

Ora, per tutta una serie di motivi e circostanze, mi cimento in questo nuovo blog, dove parlerò di Credito al Consumo; un settore di cui, non si sa, a mio dire, ancora molto, in Italia...

Io sono nel Credito al Consumo da 17 anni, quindi credo di poter raccontare qualcosa e soprattutto, condividere molte informazioni, dare consigli e strumenti per evitare guai agli utenti...

Anche il nostro comparto, contrariamente a quanto pensa il pubblico, soffre di questo momento difficile della economia nazionale ed internazionale...

Soffriamo, perchè, in contrazione, sono anche le richieste di finanziamento, e questo anche a testimoniare della prudenza dei consumatori, delle difficoltà progettuali e dei continui rimandi che le famiglie fanno, alle varie esigenze di consumo domestico, di auto, di tutto quanto serve insomma...
Oltre a tutto ciò, oggi, vi è un rinnovato senso di responsabilità e di prudenza, da parte di tutti quanti gli operatori del settore; di quelli migliori, sicuramente...
Certe cose, viste in passato, speriamo non si ripetano più; pur non essendo, per natura, uno molto ottimista, comunque, voglio sperarlo...

Parlerò quindi di due cose, che vivono, insieme, un momento molto delicato, ovvero di Credito, e di Consumi.
Ne parlerò, basandomi sulla esperienza di tanti anni di lavoro nel settore, e di chi qui, collabora con me alla gestione di una piccola "Agenzia in Attività finanziaria", mandataria di un importante Istituto di Credito, che mai nomineremo...

Operiamo in Provincia di Roma, quindi, non potrò, spesso, dirvi che succede a livello Italia, se non per sommi capi e basandomi su una esperienza territorialmente localizzata in questa area specifica, o comunque sempre nel Lazio...

Di tanto in tanto, poi, vi segnalerò i nostri esercizi Convenzionati, quello che rimane di meglio, per i Clienti, visto che hanno superato anni di produzione indenni, o quasi, e anni di crisi, con le serrande sempre aperte.
Visto che hanno superato, peraltro, anche i numerosi filtri e blocchi, che negli anni, sono aumentati...

Saranno sempre esercenti seri, per i quali non abbiamo mai ricevuto reclami, professionisti e commercianti in diversi settori merceologici, tutti da noi Convenzionati, tutti pronti e meritevoli, di acquisire nuove Clientele !
Ditte, perlopiù, a forte impronta familiare, piccola e media distribuzione, con solide tradizioni, fortemente orientate al servizio verso i Clienti e alla loro soddisfazione; come vedrete, saranno quasi tutte ditte con esperienze importanti nei rispettivi settori e sempre sul territorio.

Qui parlerò di Credito al Consumo, un comparto che, a mio dire, in Italia, NON è mai entrato nella fase matura ed evoluta, risentendo di innumerevoli distorsioni e fraintendimenti, da parte del pubblico nonchè di tutta una serie di problematiche che hanno animato una rete distributiva, disomogenea, spesso poco trasparente, ne parleremo a fondo...

Grazie alle normative italiane, del presente e del futuro, grazie a quella particolare rete distributiva di cui sopra, e grazie, anche alla gentile Utenza, io, in 17 anni di lavoro, ne ho viste di tutti i colori, vedrò cosa posso dirvi, qualcosa di sicuro, potrò...
A prestissimo !